Viviamo la fine delle certezze: la parola crisi riecheggia continuamente nelle nostre orecchie e ci stiamo abituando a pensare che dall’economia, al lavoro fino ai rapporti interpersonali e all’amore tutto sia…”in crisi”!
Anche il matrimonio, caposaldo della famiglia, sta cedendo all’irruenza di questi tempi incerti e proliferano libri e guide su come vivere o sopravvivere all’amore e ai rapporti. Di certo, non mancano vademecum sulla felicità coniugale; che secondo un libro appena uscito negli Stati Uniti, si può trovare applicando la scienza ai rapporti di coppia.
L’autrice è Tara Parker-Pope “eccellente penna” del New York Times che ha deciso di scrivere il libro, dopo la fine del suo matrimonio, durato 17 anni e poi naufragato. Come era immaginabile in un Paese, come gli USA, in cui circa il 50% dei matrimoni finisce con un divorzio, il libro ha destato una grande attenzione guadagnando recensioni non sempre positive, su alcuni tra i maggiori quotidiani americani.
Nel suo “For better: the science of a good marriage“, la giornalista svela tutti i segreti per l’armonia coniugale. Partendo dal presupposto che “in natura l’adulterio è lampante” e che per far funzionare le cose ci vogliono “impegno, energia e dedizione”. E fin qui niente di nuovo!
Ed ecco le 7 regole d’oro per un matrimonio felice:
- Prima di tutto “celebrate insieme le buone notizie“, la scienza coniugale definisce questa pratica “capitalizzazione”: insomma, festeggiate insieme il successo di uno dei due come una promozione al lavoro, una vittoria sportiva o una bella giornata.
- Dimostrate all’altro che siete fieri di lei/lui, non solamente a parole, ma nei fatti.
- La terza regola trae ispirazione da uno studio della University of Washington, secondo cui se commettete un errore occorrono cinque gesti “carini”per riparare.
- Occhio agli standard e alle aspettative! “Avere dal proprio matrimonio delle aspettative ragionevolmente alte aumenta la possibilità che un’unione abbia successo”, sintetizza l’autrice.
- La quinta regola è “Non pretendere che sia il coniuge a renderci felici“. Questo perché la felicità “è in gran parte una caratteristica innata degli individui”: darne la responsabilità all’altro sarebbe un errore madornale, un po’ come delegare la propria capacità di respirare.
- “A volte, migliorare una relazione significa prendersi un break. Come? Aumentando le proprie connessioni con la famiglia, gli amici e la società”. Il tutto senza perdere di vista l’importanza di fare nuove esperienze e cose piacevoli insieme.
- La lezione numero 7 è “dimentica la lezione, metti via il libro e vai a fare sesso con tua moglie o tuo marito”.
In un libro sui segreti del matrimonio, certo non poteva mancare un capitolo sul sesso. L’autrice ricorda che la monogamia, in natura fra gli animali, è un fatto estremamente raro. Solo il 5% dei mammiferi la pratica, e “l’infedeltà è pressoché universale”. Di fronte a tanta libertà, si capisce come mai gli esseri umani, prima del fatidico sì, arrivino spesso a chiedersi: “siamo davvero fatti per passare tutta la vita con lo stesso compagno?”.
Questa è una domanda che di certo, chiunque stia leggendo si sarà posto almeno una volta nella vita, ma sicuramente la risposta non si trova nei libri e nelle guide. Il viaggio è breve, e forse anche incerto, ma solo noi possiamo decidere con chi e come lo vogliamo percorrere.
Manuela Marino