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Hiv: scoperto un timbro molecolare

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Alcuni ricercatori italiani, coordinati da Claudio Casoli del Centro di Ricerca Medica e Diagnostica Molecolare “Gemiblab” di Parma e da Andrea Cossarizza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, hanno scoperto che l’HIV può alterare le molecole infinitesimali di Rna chiamate “micro-Rna”, o “miRna” (che regolano molte delle attività cellulari), sia nelle cellule che sono state infettate dall’HIV sia in quelle che sono state semplicemente a contatto con i suoi prodotti.

I ricercatori hanno analizzato pazienti Hiv+ con infezione acuta e pazienti Hiv+ il cui sistema immunitario controlla il virus senza bisogno di farmaci, così come i partner sieronegativi di pazienti Hiv+ ed è emerso che nei linfociti di questi pazienti il virus lascia un vero e proprio “timbro molecolare”.

Il lavoro, in uscita sulla rivista Blood, identifica in questo modo una nuova strategia che il virus usa per combattere la risposta immunitaria e apre nuove prospettive soprattutto per nuovi aspetti diagnostici e terapeutici dell’infezione da Hiv, compresi quelli vaccinali.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.