Addio alle smagliature con la biodermogenesi

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Buone notizie per gli uomini e le donne colpite dalle smagliature. Insomma, buone notizie per tutti! Chi può dire di non avere una sola smagliatura? Venuta con la dieta, o con la gravidanza, ma anche, semplicemente, crescendo.

Se finora l’unico modo ragionevole di combattere questi anticipatici e crudeli inestetismi vi era sembrato Photoshop, non demordete: c’è la biodermogenesi.

Presentata all’ultima Fiera dell’Estetica e del Benessere di Roma, questa nuova arma antismagliature è nata in ambiente sportivo, perché si basa su campi magnetici in grado di ristrutturare i tessuti danneggiati dagli strappi muscolari. E siccome le smagliature non sono altro che “strappi” delle fibre di collagene della nostra pelle, che si rimargina male e a fatica, allora perché non tentare la stessa strada?

Ci hanno provato per primi i membri dell’équipe del Dermatologo Andrea Artegiani, che all’Università di Pisa hanno condotto uno studio su 18 pazienti (sia uomini che donne) e hanno ha dimostrato la validità di questa metodologia che, attraverso macchinari che utilizzano le radiofrequenze e il “vuoto”, riesce a cancellare la smagliatura in tre fasi diverse: prima con la riduzione dello spessore corneo e poi con una fase di nutrimento e di rigenerazione. Lo studio ha valutato la riduzione delle smagliature attraverso la biopsia del tessuto, evidenziando un cambiamento sostanziale, e non solo estetico.

È un’alternativa valida al classico metodo del laser e al nuovo laser frazionato e si tratta, inoltre, di una tecnica assolutamente indolore e non è poco, in tempi come i nostri, in cui saremmo disposti a subire di tutto, per rincorrere la perfezione.

Ricordiamoci, comunque, che la prima strada per prevenire gli inestetismi della nostra pelle è la prevenzione: perciò mangiamo sano, idratiamoci bene, pratichiamo esercizio fisico e utilizziamo, se possibile, delle creme che sostengano l’elasticità dei tessuti.

Marina Piconese

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.