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La solitudine fa male quanto alcool e sigarette

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Avere molti amici allunga la vita. Lo sostiene uno studio coordinato da Julianne Holt-Lunstad e Timothy Smith della Brigham Young University di Provo (Utah, Usa) e pubblicato su PLoS Medicine.

Il solo fatto di avere una fitta rete di relazioni sociali aumenta del 50% le speranze di sopravvivenza. Per non considerare i i rapporti di successo, che aumentano di gran lunga tale percentuale. Ma quali sono i rapporti che contano? Tutti, ma proprio tutti: da quelli con i colleghi di lavoro ai quelli con i parenti, dagli amici ai vicini di casa. Non vanno esclusi neanche i rapporti con i nemici.

Per dimostrarlo, la ricerca ha preso in esame 148 lavori già effettuati, esaminando la buona o cattiva qualità dei rapporti sociali, in termini di ricadute sulla salute e per un periodo medio di 7 anni e mezzo.

Dall’altra parte, avere pochi rapporti sociali incide sull’aspettativa di vita quanto fumare 15 sigarette al giorno, o come l’alcolismo. Inoltre, la solitudine raddoppia il rischio di obesità.

Holt-Lunstad ha spiegato: “Questi dati ci dicono solo se le persone erano integrate o meno in una rete sociale, e non distinguono tra contatti positivi e negativi. L’idea che la mancanza di relazioni sociali rappresenti un reale fattore di rischio per lo stato di salute non è ancora ampiamente riconosciuta dall’opinione pubblica“. E aggiunge: “Noi riteniamo che sia importante far capire che i contatti umani hanno effetti benefici non solo a livello psicologico, ma anche, e in maniera diretta, sull’aspettativa di vita“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.