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Come leggere i codici delle uova

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L’etichettatura obbligatoria delle uova è in vigore nel nostro Paese già dal 2004 e consente di distinguere anche la provenienza e il metodo di allevamento.

Il codice, introdotto a livello comunitario, è formato da diverse parti: il primo numero indica il tipo di allevamento (0 per il biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica la nazione in cui l’uovo è stato deposto (es. IT).

Vi sono poi le indicazioni relative al codice Istat del Comune, alla sigla della Provincia e al codice dell’allevatore. A queste informazioni si aggiungono quelle relative alla categoria (A e B a seconda che siano per il consumo umano o industriale), al livello qualitativo e di freschezza e alle classificazioni di peso (XL, L, M, S).

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.