Batterio killer, Coldiretti: Ecco i sintomi e come difendersi

Batterio killer: semi egiziani contaminati? Secca la replica

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Escherichia coli ennesimo capitolo: secondo un comunicato dello European Center for Diseases Prevention and Control (ECDC), l’origine della contaminazione potrebbe essere attribuita a dei semi di fieno greco importati dall’Egitto tra il 2009 e il 2010.

A confermarlo arriva anche l’istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR), ma puntuale arriva la replica: il responsabile delle Politiche Agricole egiziane, Ali Suleiman, afferma come “la presenza del batterio in Egitto non è stata dimostrata e non è stata registrata” e aggiunge che la compagnia che produce semi da fieno ne ha esportati nel 2009 in Olanda, ma non in Germania, Gran Bretagna o Francia.

Intanto, in Germania il numero delle infezioni confermate è arrivato a quasi 4 mila casi, con 48 decessi.

Perché il batterio è pericoloso: secondo i ricercatori dell’Università di Muenster, si tratterebbe di un microrganismo che combina due patogeni: uno produce la tossina enteroemorragica, l’altro si attacca alle pareti dell’intestino. Da qui deriva un batterio combinato di E. coli che si ammassa nella parete intestinale e causa una sindrome emolitico-uremica fino anche insufficienza renale acuta.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.