fumo alcol sigarette

Alcol e fumo: si inzia prima e aumenta il rischio di tumore

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

I ragazzi iniziano troppo presto a fare uso di alcool e a fumare. Per questo corrono il rischio di ammalarsi precocemente di tumore. A mettere in guardia sul problema è stato l’Assessorato alla Salute del Comune di Milano, che in collaborazione con Fondazione Veronesi, Lilt (Lega Italiana Lotta Tumori) e Sia (Società Italiana di Alcologia) ha dato vita ad un progetto “Giovani in salute“.

100 ragazzi di Milano tra i 14 e 24 anni, dopo aver completato un percorso di sensibilizzazione sui rischi del fumo e dall’alcool, porterà a casa alcuni premi in palio.

Ma al di là dell’iniziativa milanese, ciò che occorre sottolineare è la precocità con cui si inizia a fumare e a bere, con i conseguenti rischi che ciò comporta. Mediamente 12 minorenni italiani su 100 sono fumatori, la prima sigaretta si fuma a 16 anni. Tali cifre sembrano essere ancora più elevate a Milano, dove 20 minorenni su 100 fumano e l’età media per la prima sigaretta si abbassa a poco più di 15 anni.

E andiamo al penoso tasto alcool. L’età media in cui si comincia a bere è di 12 anni. “Il fumo e l’ alcool sono diventati delle spie del disagio adolescenziale e potrebbero costituire uno dei principali fattori di rischio per la salute di questi giovanissimi” ha detto l’assessore alla Salute del capoluogo lombardo, Giampaolo Landi di Chiavenna.

Ma a preoccupare ancora di più è il maggior rischio di contrarre un tumore, per chi inizia con le cattive abitudini in così tenera età. Ecco le parole di Umberto Veronesi: “La lotta alle sigarette è quella più importante, perché rispetto ad alcool e droghe il fumo è più micidiale, ci sono 50mila morti l’anno di tumore polmonare”. E l’oncologo spiega cosa succede a chi inizia presto a fumare: “Chi inizia a fumare a 15 o 16 anni e non smette, ha un altissimo rischio di sviluppare un tumore del polmone molto precocemente, a 40 – 45 anni, nel pieno della sua vita: una tragedia, senza neppure pensare al rischio di altri tumori e i danni cardiovascolari. I ragazzi non pensano a un possibile futuro di malattia e dolore, si sentono forti e immortali, ma noi adulti non possiamo rimanere inerti di fronte a un dramma annunciato“.

Un altro dato allarmante, secondo Veronesi, riguarderebbe un aumento del numero di fumatrici donne: “La nuova tendenza è che gli uomini fumano sempre meno e le donne sempre di più“. E aggiunge: “La donna non ha fatto tesoro dell’esperienza maschile degli anni scorsi, quando gli uomini purtroppo erano colpiti da tumore con grande frequenza e con alta mortalità. Stiamo cercando di contrastare anche questa tendenza con delle misure adatte“.

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Magazine d'informazione online su tematiche legate al benessere, alla bellezza e alla salute. Comunichiamo i metodi del come stare bene e meglio.