immagine

Caldo torrido: 10 regole per il benessere di cani e gatti

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Dopo le 12 mosse per sconfiggere il caldo, ecco che arriva il decalogo per il benessere dei nostri amici a quattro zampe.

Non solo noi umani, infatti, veniamo sopraffatti dal caldo torrido e da tutte le conseguenze che esso genera (spossatezza, stress e pigrizia) ma anche gli animali domestici si trovano a dover far fronte al solleone, rischioso per la loro salute.

E se per noi basta una granita, un bagno in piscina o una vacanza in montagna, come comportarci per poter alleviare le sofferenze dei nostri piccolo amici?

A voi le 10 regole:

1) Innanzitutto attenzione a non esporre troppo i nostri pets alla luce del sole: anche per loro i colpi di calore possono essere fatali. Quindi, evitiamo passeggiate nelle ore più calde della giornata, di lasciarli legati in luoghi esposti al sole e di lasciarli chiusi in macchina, anche se all’ombra; e ovunque li teniamo assicuriamoci che abbiano a disposizione sempre dell’acqua fresca.

2) Se intuiamo che il nostro amico abbia un colpo di calore, interveniamo subito, ventilandolo e rinfrescando il suo corpo (o almeno l’area del collo, delle ascelle e dei cuscinetti plantari) con acqua. Attenzione, però, a non utilizzare acqua ghiacciata, di certo non lo aiuteremo a rinsavire. Dopodiché conviene sempre portarlo dal suo veterinario per gli interventi medici appropriati.

3) Evitiamo di lasciare i residui di cibo nella ciotola perché con il caldo si decompongono e posso generare delle intossicazioni alimentari.

4) Di ritorno dalla passeggiata, ispezioniamo bene il mantello del nostro animale così come le orecchie e gli spazi interdigitali e prestiamo attenzione ad eventuali comportamenti anomali (scuotimento della testa, lambimento continuo di parti del corpo e starnuti ripetuti): un simile controllo serve a scongiurare la presenza dei famigerati forasacchi, semi di graminacea, chiamati ariste, provenienti da piante comuni come l’orzo selvatico o l’avena selvatica.

5) Quando lo portiamo a passeggio, stiamo attenti a cosa mangia: i terreni possono essere concimati o trattati con sostanze anche tossiche (come i diserbanti) e a volte possono essere presenti resti di cibo avariato.

6) L’estate favorisce anche lo sviluppo di numerosi parassiti come pulci, zecche e zanzare, portatori di numerose malattie molto pericolose per il nostro amico (leishmaniosi, filariosi, erlichiosi): è fondamentale per questo effettuare regolari trattamenti antiparassitari, in consulto con il proprio veterinario di fiducia.

7) Evitiamo di tenere i nostri amici in luoghi eccessivamente condizionati e facciamo attenzione agli sbalzi di temperatura.

8) Se decidiamo di portare in viaggio con noi il nostro animale, non fissiamo la partenza nelle ore più calde e ricordiamoci di avere sempre a disposizione una ciotola con l’acqua e un asciugamano per poterlo rinfrescare in caso di necessità; facciamo attenzione alla temperatura dell’auto e cerchiamo di guidare dolcemente evitando accelerazioni e frenate non necessarie; se il viaggio è lungo, infine, facciamo soste regolari per fare scendere il cane dalla macchina, farlo sgranchire e permettergli di bere.

9) Non sottovalutiamo il mal d’auto (o chinetosi): anche gli animali ne possono soffrire, soprattutto se sono cuccioli. I segni tipici della cinetosi sono agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione ed infine vomito. Se il nostro amico dovesse presentare tali sintomi, recatevi dal veterinario: lui potrà prescrivere farmaci efficaci, sicuri e privi di effetti indesiderati (come apatia e sonnolenza) che devono essere somministrati prima del viaggio.

10) Fondamentale: prima di partire per le vacanze, facciamo fare un check-up al nostro pet e assicuriamoci del suo stato di salute; verifichiamo, anche, la correttezza dei richiami vaccinali e dei trattamenti antiparassitari. E ricordiamo, per i viaggi all’estero è necessario farsi rilasciare il passaporto dai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale.

Ora non resta che prendere carta e penna, annotare i consigli del Ministero e prepararsi per le vacanze in compagnia dei nostri più fidati amici. Avremmo modo di rilassarci e di farci coccolare anche fuori porta…quale migliore modo per staccare la spina dalla routine quotidiana?

Fabrizio Giona

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.