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Fazio alle Regioni: bisogna ridurre il numero di parti cesarei

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Diminuire il numero di parti cesarei effettuati e stabilire le nuove linee guida da attuare in sala parto. Si parlerà di questo oggi durante l’incontro tra il Ministro della Salute Feccuccio Fazio e le Regioni.

Inoltre, due saranno i disegni di legge in discussione alla Commissione Sanità del Senato, che dovrebbero avere, secondo il Ministro Fazio ”assoluta priorià, quello connesso al rischio clinico e quello sulle professioni sanitarie’‘. E aggiunge: ”Il rischio clinico è una questione che mi sta molto a cuore e su cui mi sto impegnando particolarmente in queste ultime settimane. Ci sono due ddl che secondo me dovrebbero avere priorità alla Commissione Sanità del Senato, perché sono ben fatti e migliorerebbero le cose. Mi riferisco al rischio clinico e al disegno di legge sulle professioni sanitarie”.

In merito ai parti cesarei da Porta a Porta, ieri sera Fazio ha spiegato che “la loro riduzione deve essere graduale e associata a un miglioramento dell’appropriatezza“. Ciò non significa “negare il cesareo a chi lo vuole fare, ma incentivare una loro riduzione con una progressiva estensione dell’anestesia epidurale sul territorio. Tutto ciò tenendo presente la necessità di abolire i punti parto al di sotto di 1200 casi l’anno per l’epidurale“.

Nonostante la situazione italiana, a detta del Ministro, sia buona sono necessari degli interventi atti ad evitare casi di malasanità come quello di Messina. La prima richiesta di Fazio, dunque, è quella di non avere sale parto con meno di 500 interventi all’anno.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.