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Parkinson: con farmaci a base di ibuprofene si riduce rischio

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Secondo una ricerca pubblicata su Neurology e condotta alla Harvard Medical School di Boston, coloro che assumono regolarmente farmaci a base di ibuprofene hanno un rischio inferiore del 27% rispetto al resto della popolazione di ammalarsi di Parkinson.

I ricercatori hanno seguito 130 mila persone per 6 anni, tutte abituate ad assumere un antinfiammatorio a base di ibuprofene almeno 2 volte a settimana.

Gli studiosi hanno così notato che questi pazienti hanno avuto una riduzione della probabilità di sviluppare il Parkinson. Al contrario, coloro che assumevano un altro tipo di antinfiammatorio o coloro che non ne assumevano affatto evidenziavano un rischio di sviluppare la stessa malattia.

Si è ipotizzato, dunque, che proprio la molecola ibuprofene svolga un’attività neuroprotettiva, più efficace quanto più ibuprofene si assume. Saranno necessari, però, altri studi per trarre conclusioni più certe.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.